Intorno al 1564 Giovanni d'Ayerge d'Aragona vendette il feudo a Nicola Grimaldi, principe di Salerno, che, successivamente, lo refutò a favore del figlio primogenito Agostino. A questi successe il figlio Nicola. Nel 1575 il figlio di Nicola Merualdo Grimaldi acquistò, per 28.000 ducati, la giurisdizione delle terze cause civili, criminali e miste di Agropoli e di altre terre. Nel 1597 il feudo fu venduto da Isabella Della Tolfa, vedova di Agostino e tutrice del figlio Nicola, a Dalmazio Arcalla Caracciolo per ducati 12.390. Domizio cedette successivamente Agropoli al fratello Antonio, duca di Bovino, per il quale dichiarò di averlo acquistato. A questi successe il figlio Marino che cedette Agropoli a Giorgio Mendoza per 20.000 ducati. Nel 1626, il feudo, fu in possesso del Principe della Rocca d'Aspro, Tommaso Filomarino. Nel 1634 Isabella Filomarino lo vendette a Beatrice de Grevara, ma nel 1650, con la clausola della retrovendita, lo ricomprò, per poi rivenderlo all'avvocato fiscale Mastrilli. Costui lo vendette a sua volta a Giulio Cesare Zattara dal quale lo acquistò la contessa di Potenza. Con il patto della ricompra, nel 1660, fu riacquistato da Carlo Zattara, che lo rivendette poi a Francesco Sanfelice. Nel 1747 Gennaro Sanfelice che unì al suo il cognome "Delli Monti" refutò a favore del figlio Girolamo i feudi di Laureana ed Agropoli. Il suo fratellastro Andrea duca di Laureana ed Agropoli figlio della prima moglie di Gennaro, sposò la cugina Maria Luisa Fortunata Del Mulino. Ma essi ben presto caddero in rovina e cosi la madre dello sposo, la genovese Camilla Salinara, chiese l'amministrazione giudiziaria dei beni di Andrea e Luisa. Nel 1787 il re nominò poi sopraintendente il marchese Tommaso della Rosa. Sembra che Luisa si fosse ammalata per cui Lei ed Andrea si trasferirono prima a Laureana e poi ad Agropoli. I Sanfelice tennero i feudi di Laureana ed Agropoli fino al 2 agosto 1806, quando Giuseppe Napoleone abolì la feudalità.