Una volta preso il possesso del Regno di Sicilia,
Carlo I D'Angiò, restituì a Ruggiero Sanseverino la Contea
di Marsico, Diano e Sala, la Contea di Sanseverino e la Baronia del Cilento.
Probabilmente gli restituì anche Agropoli con il Castello ed i suoi
casali. La cittadina conservò la sua condizione di Università
demaniale. Il Vescovo di Benevento, infatti, doveva pagare annualmente
alla Regia Curia 6 once d'oro per il possesso del feudo e gli agropolesi,
in compenso, dovevano fornire delle prestazioni personali (angherie) servendo
nelle galee di Salerno. Nel 1282 scoppiò il conflitto tra gli Angioini
di Napoli e gli Aragonesi di Spagna e Pietro III D'Aragona, dopo aver sconfitto
gli Angioini cinse a Palermo la corona dell'isola. A Ruggiero Sanseverino
fu affidata la difesa della costa fino ad Agropoli e Castellabate. Dopo
la morte di Carlo I, Pietro III D'Aragona, con le truppe spagnole occupò
Policastro e penetrò nel Principato ma non riuscì a varcare
la linea Marsico- Sala- Contursi- Capaccio- Agropoli. A sud di questa linea
il proseguimento della guerra fu affidata a truppe di fanteria, gli Amulgàveri,
addestrati agli scontri con la cavalleria cosi che il conflitto si trasformò,
da guerra aperta, in guerriglia. Il Cilento subì gravi danni: molti
centri furono saccheggiati, altri distrutti. Gli Amulgàveri fecero
delle incursioni anche ad Agropoli e a Capaccio. Per rendersi conto della
situazione, Carlo II D'Angiò, nel 1290, si recò personalmente
ad Agropoli. In loco, costatò che il nuovo Vescovo Goberto era incapace,
da solo, di salvaguardare la cittadina, e i suoi beni e, pertanto, lo pregò
di cedere, temporaneamente, il Castello di Agropoli, con armi e munizioni,
alla regia Curia. Nel 1295 il Castello di Agropoli fu assediato dagli Aragonesi.
Successivamente fu restituito al Vescovo Giovanni Della Porta. Nel 1442
Gregorio XII cedette a re Lasdislao, come parziale pagamento dei debiti
di guerra, i feudi ecclesiastici di Agropoli e Castellabate. Prima che
il feudo andasse formalmente in possesso della corona Aragonese, il re
Alfonso, nel 1436, concesse i feudi di Agropoli e Castellabate a Giovanni
Sanseverino, Conte di Marsico, Barone di Rocca Cilento e viceregente della
provincia di Principato con l'obbligo di pagare annualmente al Vescovo
di Capaccio 12 once d'oro.
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