Lo "Stato di Agropoli" risponde anche nei suoi aspetti essenziali alla descrizione che Braudel fa delle zone di economia a corto raggio in cui l'ideale economico � quello dell'autosufficienza produttiva: disporre del necessario ed un limitato surplus da portare nei mercati locali, per poterlo scambiare con gli oggetti di cui si � sprovvisti. Questo tipo di economia si basa sulla fiera, dove si svolgeva il baratto tra i contadini che cedevano i propi prodotti coltivati in cambio di attrezzi agricoli e prodotti dell'artigianato.8 "Le fiere si svolgevano secondo una antica consuetudine, per lo più da maggio a ottobre, lasciando indietro i sopori e gli abbandoni del periodo invernale. Allora i sacrifici, le ristrettezze e le paure dei mesi freddi cedevano il passo alle migliori prospettive dei lavori di mietitura e di vendemmia: alla raccolta del grano e dell'uva e, al chiudersi della stagione autunnale, delle ulive".9 La "voce" dei prezzi delle derrate veniva fissata in occasione delle fiere più importanti del tempo, quella di San Lorenzo che si svolgeva ogni anno presso Laureana e durava otto giorni, a partire dal 3 agosto. In quel giorno si raccoglievano a Rocca Cilento i rappresentanti di tutti i Casali della Baronia, un individuo per fuoco, e poi si dirigevano a Laureana con il" Maestro di fiera" in testa e la bandiera innestata. Questa tradizione fu mantenuta per lungo tempo, anche se in seguito, la partecipazione fu limitata ad un individuo per Casale e la durata della fiera fu ridotta da otto e tre giorni: dall'8 al 10 agosto.10 Il 10 agosto era la data più significativa nella storia dell'economia del Cilento: in quel giorno non solo si scandivano i censi, i conti, le rateazioni, le rendite dei feudi, ma ogni contadino poteva regolarsi sul valore dei suoi prodotti, sull'esito dell'annata, sulle possibilit� di maritare oppure no la figlia. Il mercato settimanale invece, si teneva ogni sabato nel luogo citato come "mercato del sabato", (forum sabati), in Mercato del Cilento, Santa Maria dei Martiri. Sulla sua piazza convenivano gli abitanti non solo del Cilento antico ma anche quelli situati sulla sponda sinistra dell'Alento. Da Agropoli e da Casalicchio, da Perito e da Capaccio, si percorrevano lunghe mulattiere per arrivare sulla sua piazza.