Le origini
Il territorio di Agropoli
La dominazione dei barbari
Età normanna (1077-1189) - Età sveva (1189-1266)
Età angioina (1266-1309) - Età aragonese (1442-1504)
Le scorrerie corsare
L'anno della peste
Agropoli e i suoi feudatari dal 1564 al 1800
Maria Sanfelice e il Castello di Agropoli
L'andamento della popolazione

          
Il toponimo di Agropoli ha origini dal greco-bizantino Akròpolis che significa città alta, posta in alto, dal greco àkros, alto, sommo, e pòlis, città. La scoperta di frammenti preistorici che appartengono rispettivamente ai periodi neolitico del bronzo e prima età del ferro, fa ipotizzare la presenza di popolazioni indigene dedite alla caccia ed alla pesca prima della venuta dei Greci. Prima e dopo la fondazione di Posidonia i greci utilizzarono la baia naturale, ad est del promontorio, alla foce del fiume Testene (anticamente chiamato Foce) per i loro traffici con le popolazioni dei territori vicini. Chiamarono il promontorio Petra, vocabolo greco, ed alla sua sommità costruirono un tempio dedicato a Diana, dea della caccia. In età romana, tra il I sec A. C. ed il V secolo D.C., ad oriente ed a destra del fiume Foce, sorse un borgo marittimo, Ercula, in quanto il porto della vicina Posidonia aveva subito un progressivo processo di insabbiamento a causa di un bradisismo litoraneo. Con la caduta dell'impero romano, orde di vandali, provenienti dall'Africa, travolsero quei territori durante le loro incursioni nelle pianure dell'Italia meridionale. Gli abitanti di Ercula, per sfuggire a tali azioni devastatrici, si rifuggiarono sul promontorio perchè offriva loro maggiore protezione. Alla sommità del promontorio edificarono una Chiesa dedicandola ai SS Apostoli Pietro e Paolo sia per la leggenda che narrava dell'approdo di S. Paolo in questi luoghi, sia per la figura emblematica dell'altro Apostolo, S Pietro, il Pescatore.