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Il toponimo di Agropoli ha origini dal greco-bizantino
Akròpolis che significa città alta,
posta in alto, dal greco àkros, alto, sommo, e pòlis, città.
La scoperta di frammenti preistorici che appartengono rispettivamente ai
periodi neolitico del bronzo e prima età del ferro, fa ipotizzare
la presenza di popolazioni indigene dedite alla caccia ed alla pesca prima
della venuta dei Greci. Prima e dopo la fondazione di Posidonia i greci
utilizzarono la baia naturale, ad est del promontorio, alla foce del fiume
Testene (anticamente chiamato Foce) per i loro traffici con le popolazioni
dei territori vicini. Chiamarono il promontorio Petra, vocabolo greco,
ed alla sua sommità costruirono un tempio dedicato a Diana, dea
della caccia. In età romana, tra il I sec A. C. ed il V secolo D.C.,
ad oriente ed a destra del fiume Foce, sorse un borgo marittimo, Ercula,
in quanto il porto della vicina Posidonia aveva subito un progressivo processo
di insabbiamento a causa di un bradisismo litoraneo. Con la caduta dell'impero
romano, orde di vandali, provenienti dall'Africa, travolsero quei territori
durante le loro incursioni nelle pianure dell'Italia meridionale. Gli abitanti
di Ercula, per sfuggire a tali azioni devastatrici, si rifuggiarono sul
promontorio perchè offriva loro maggiore protezione. Alla sommità
del promontorio edificarono una Chiesa dedicandola ai SS Apostoli Pietro
e Paolo sia per la leggenda che narrava dell'approdo di S. Paolo in questi
luoghi, sia per la figura emblematica dell'altro Apostolo, S Pietro, il
Pescatore.
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